Prima udienza a porte chiuse ieri al tribunale di Rimini del processo all’ex sacerdote 38 enne cileno accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti di un ragazzino riminese di 14 anni, figlio di una coppia che aveva conosciuto durante un pellegrinaggio a Medjugorie.
In aula la difesa ha chiamato a testimoniare la madre e la sorella del ragazzo, oggi maggiorenne. La madre non ha smentito il legame di stima e affetto nei confronti del religioso e ha escluso che l’uomo possa aver avuto interessi morbosi per il figlio. Secondo lei e la sorella, le accuse al religioso sono state innescate di proposito dal ragazzo, arrabbiato per la troppa confidenza tra il sacerdote e la madre.
L’imputato, sospeso a divinis dal suo ordine già prima del fatto incriminato, ha sempre respinto ogni accusa.
La prossima discussione sarà il 27 aprile.
Da Newsrimini
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