Pio XII, scontro tra Israele e Vaticano “Inaccettabile la beatificazione”

Pio XII

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GERUSALEMME: E’ ormai scontro tra Israele e il Vaticano sulla beatificazione di Pio XII. “E’ inaccettabile” tuona il ministro degli Affari sociali israeliano Isaac Herzog. “La beatificazione è un affare interno della Chiesa cattolica e le parole di Herzog sono un’ingerenza” replica il postulatore della causa di beatificazione di papa Pacelli, padre Paolo Molinari. E la polemica diventa durissima.

“Il tentativo di far diventare santo Pio XII è inaccettabile – attacca Herzog in un’intervista ad Haaret’z – Durante il periodo dell’Olocausto il Vaticano sapeva molto bene quello che stava accadendo in Europa. Non vi è alcuna prova, per ora, di alcun provvedimento preso dal Papa come avrebbe richiesto lo status della Santa Sede”.

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Pio XII, ministro Israele attacca

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CITTA’ DEL VATICANO: Il ministro israeliano Herzog si e’ schierato contro la beatificazione di Pio XII, provocando una dura reazione dal Vaticano. Herzog ha detto in un’intervista che ‘il progetto di beatificazione di papa Pio XII e’ inaccettabile’, criticando il ‘silenzio’ del Pontefice su quanto accadeva in Europa sotto il nazismo. Il postulatore della causa di beatificazione, padre Molinari ha parlato di ‘affare interno della Chiesa cattolica’ ed ha bollato le frasi di Herzog come una ‘ingerenza’.

Fonte: ANSA

Pedofilia tra i preti padovani

ABANO. Sante Sguotti nel suo prossimo libro che dovrebbe uscire tra qualche mese parlerà del dopo Monterosso, della sua vita di coppia con l’ex parrocchiana Tamara Vecil, del suo ruolo di papà e soprattutto della pedofilia tra i preti della diocesi di Padova. Un argomento piuttosto scabroso che l’ex sacerdote originario di Bagnoli di Sopra svilupperà con l’ausilio di alcune testimonianze. Il volume sarà pubblicato dalla casa editrice Mondadori di Milano come del resto «Il mio amore non è peccato», scritto dall’ex parroco nell’autunno scorso, nel periodo caldo delle rivelazioni del suo amore per Tamara.

«Il testo del libro l’ho già ben chiaro in testa, rivela l’ex prete che sabato è stato ospite di radio Genius. Devo solo trovare il tempo necessario per scriverlo. Mi servono alcuni giorni spero di riuscire a trovarli presto. Stavolta tratterò un argomento piuttosto scabroso che mi sta particolarmente a cuore come quello dei preti pedofili. Ho deciso di farlo anche alla luce delle recenti rivelazioni fatte dal Santo Padre che ha esortato i Vescovi a denunciare i casi di pedofilia nel clero anche alla giustizia civile. Nonostante questo invito Stato e Chiesa continuano a mettere a tacere gli scandali di cui vedono protagonisti i sacerdoti. Nel libro ospiterò delle testimonianze di persone che anche nella nostra Diocesi hanno vissuto questi drammi».

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Mons. Angelo Amato, non esiste il “constat de non supernaturalitate” e ribadisce no a dogma “Maria corredentrice”

Monsignor Angelo Amato

Monsignor Angelo Amato

Due mesi fa il vescovo di Gap in Francia, Jean- Michel di Falco, ha approvato e proclamato ufficialmente come vere le apparizioni mariane di Notre Dame de Laus. In quell’occasione l’Osservatore Romano ha pubblicato un lungo articolo di padre Salvatore M. Perrella dei Servi di Maria, per illustrare i criteri adottati dalla Chiesa cattolica riguardo al riconoscimento del fenomeno delle apparizioni e delle visioni. Nell’articolo in questione veniva citato un documento dell’ex Sant’Uffizio, mai reso pubblico, sull’argomento.
Per saperne di più Avvenire ha posto alcune domande all’arcivescovo Angelo Amato, dal dicembre 2002 segretario della Congregazione per la dottrina della fede.

Eccellenza, cosa può dirci di questo documento sul modo con cui le autorità ecclesiastiche devono comportarsi nel caso di presunte apparizioni e rivelazioni?
Il documento si intitola « Normae S. Congregationis pro doctrina fidei de modo procedendi in diudicandis praesumptis apparitionibus ac revelationisbus » . Deliberate dalla plenaria di questo dicastero del novembre 1974, papa Paolo VI le approvò il 24 febbraio 1978, e portano la data del giorno successivo. Hanno la firma dei compianti cardinale Franjo Seper e dell’arcivescovo Jean Jerome Hamer, all’epoca rispettivamente prefetto e segretario della Congregazione.

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Pedofilia: arresto sacerdote Rimini

RIMINI, 17 OTT – Un sacerdote cileno di 35 anni e’ stato arrestato dalla Polizia per violenza sessuale su un ragazzo riminese di 13 anni. L’ arresto e’ avvenuto martedi’ a Rimini, per episodi che risalgono al periodo maggio 2006-gennaio 2007, quando l’ uomo faceva l’ accompagnatore in pellegrinaggi verso luoghi di culto come Lourdes e Medjugorie. E proprio in occasione di un viaggio a Medjugorie, il cileno avrebbe conosciuto il ragazzo che poi divento’ la sua vittima. L’ uomo nega.

Fonte: ANSA

Emilia Romagna, riti esoterici in tonaca per abusare di un 13enne

RIMINI: La chiesa lo aveva sospeso a divinis, ma lui continuava a comportarsi apparentemente come se nulla fosse. E grazie a questo ruolo avrebbe abusato sessualmente di un ragazzino di 13 anni. Abusi pesanti e ripetuti lungo un anno intero, forse consumati anche con la scusa di cacciare spiriti maligni. Lunedì questo ‘religioso’ sudamericano trentacinquenne è stato arrestato dagli investigatori della squadra mobile di Rimini nella casa del forese dove viveva.

La brutta esperienza per il ragazzino del Riminese vittima del pedofilo era iniziata nel maggio del 2006 quando con la sua famiglia era andato a fare un pellegrinaggio a Medjugorje. Era uno dei soliti viaggi di fede al santuario della Madonna che il sacerdote straniero frequentava come guida. In quell’occasione la ‘tonaca’ e la famiglia del ragazzino, dove tutti i componenti erano molto devoti, familiarizzarono parecchio. E una volta tornati a casa lui divenne una sorta di guida spirituale, tanto è vero che andava spesso a trovarli. Gli era capitato più di una volta di trovarsi solo a casa con il ragazzino e, secondo le indagini degli agenti della mobile, piano piano sarebbe riuscito a conquistare la fiducia del tredicenne.

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Accuse a un altro prete: «Molestava mio figlio»

Istituto Bearzi

Istituto Bearzi

UDINE: Una mamma friulana si è presentata dai carabinieri per segnalare presunte attenzioni a sfondo sessuale cui sarebbe stato sottoposto suo figlio mentre si trovava all’istituto salesiano Bearzi. Il religioso cui ha fatto riferimento questa madre non è lo stesso coinvolto nell’inchiesta partita in marzo e sfociata, i primi di settembre, nella perquisizione di un sacerdote sessantenne attualmente in servizio nella struttura.

Si tratterebbe, invece, di un altro prete che, negli anni scorsi, ha lavorato anche in via Don Bosco. Il ragazzo – nel periodo in cui sarebbero avvenuti i fatti denunciati da sua madre – aveva 11-12 anni e gli anni scolastici su cui ora si indaga sono quelli compresi tra il -2005 e il 2007. Le dichiarazioni della donna giungono dopo quelle di un ventisettenne che, in primavera, aveva fornito agli investigatori elementi che, al termine di una prima fase di indagine, hanno indotto la Procura della Repubblica a disporre una perquisizione al Bearzi.

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Indagato per pedofilia il parroco di Castelbello

don Hansjoerg Rigger

don Hansjoerg Rigger

E’ indagato dalla procura di Bolzano con l’ipotesi di detenzione di materiale pedopornografico il parroco di Castelbello in val Venosta, Peter Gschnitzer, 56 anni. Sul computer e nell’appartamento del sacerdote sono state trovate numerose foto inequivocabili .
Il caso è stato scoperto da un tecnico informatico. A fine settembre, il prete aveva portato il suo pc in laboratorio per farlo riparare. Sul disco fisso il tecnico avrebbe trovato vari file con immagini pedopornografiche ed ha subito informato le forze dell’ordine.

E’ seguita una perquisizione nell’appartamento del parroco, e sarebbero stati trovati una decina di album fotografici sempre con lo stesso tipo di immagini. L’inchiesta dovrà ora stabilire se queste foto sono state oggetto di scambi.

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Australia, 15 anni a prete pedofilo Cattolico

padre Paul Evans

padre Paul Raymond Evans

ENGADINE: Un sacerdote di 57 anni è stato dovrà scontare 15 anni di prigione per 18 abusi sessuali su 7 ragazzini.

Le violenze – che comprendono 9 rapporti omosessuali con un insegnante, 7 atti di libidine violenta e 2 atti oscenti – sono avvenute tra il 1977 e il 1988, quando padre Paul Raymond Evans era insegnante e responsabile del dormitorio al “Boys’ Town” di Engadine.

Leggendo la sentenza, il giudice Robert Hulme ha affermato che gli abusi avvenuti nel dormitorio scolastico e durante le gite sono una grave violazione della fiducia, in quanto il sacerdote ha sfruttato l’affetto mostratogli dagli studenti, che sono tutt’ora perseguitati dai ricordi dei traumi che ha causato loro.

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E in parrocchia vince la doppia morale Buoni cristiani, tranne che sul sesso

Un gruppo di scout

Un gruppo di scout

Gli scout sono, come sempre, dei bravi ragazzi. «Saper essere servizievoli verso il prossimo» per l’ 85% di loro resta ancora oggi «un valore assoluto».

A domanda precisa – l’ inchiesta è stata svolta dall’ istituto degli Innocenti di Firenze in occasione del Roverway del 2006 – rispondono di «credere nella famiglia» e anche nella scuola e nel volontariato. Ma questi ragazzi dell’ Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani) con età compresa fra i 16 ed i 22 anni, quando si discute di sesso rispondono come tutti gli altri ragazzi senza cappello e scarponi. Il 90% accettano «il sesso prima del matrimonio» e non escludono nemmeno «scappatelle con persone sposate» o «tradimenti dopo il sì davanti al prete».

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