Kenya: anziano ucciso per stregoneria

Anziani

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MOMBASA – Appena tre giorni dopo l’esposto del Daily Nation sul dilagare di omicidi per stregoneria, un uomo di 50 anni è stato lapidato a morte da un gruppo di giovani. Mzee Karisa Baya Musanzu è stato ucciso pochi minuti dopo la sepoltura di suo figlio, George Karisa Baya, anch’egli accusato di stregoneria.

I parenti avrebbero organizzato l’assassinio in un meeting a porte chiuse, pianificando la lapidazione subito dopo la sepoltura del figlio“, afferma il capo della polizia locale Peter Kattam.

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Nuova Guinea: dozzine di omicidi per stregoneria, amnesty international chiede l’intervento delle autorità

Streghe

Streghe

Amnesty International ha chiesto oggi al governo di Papua Nuova Guinea di agire immediatamente per porre fine a un’ondata di oltre 50 omicidi che ha colpito persone accusate di stregoneria. L’ultimo episodio si è verificato domenica 8 febbraio nel villaggio di Ban, nei pressi della città di Mount Hagen: Plak Mel Doa, 60 anni, è stato ucciso e poi gettato nelle fiamme; suo figlio Anis Dua è stato bruciato vivo. I due uomini erano sospettati di aver causato la morte di una persona di rilievo del villaggio, mediante una stregoneria.

Quando decine di persone vengono uccise a seguito di una letterale caccia alle streghe, è evidente che il governo non sta facendo abbastanza per proteggere i propri cittadini e garantire il rispetto della legge” – ha dichiarato Apolosi Bose, ricercatore di Amnesty International per le isole del Pacifico.

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Bimba di 9 anni stuprata abortisce: l’arcivescovo scomunica i medici

Arcivescovo Josè Cardoso Sobrinho

Arcivescovo Josè Cardoso Sobrinho

CITTA’ DEL VATICANO – Imbarazzo, rabbia, dolore, pietà, ma anche una sola incrollabile certezza: “Abortire è peccato. Sempre”. Queste le prime reazioni “a caldo” colte in Vaticano alla notizia che la Chiesa cattolica brasiliana ieri ha scomunicato i medici che qualche giorno fa hanno autorizzato l’aborto ad una bambina di 9 anni rimasta incinta in seguito alle violenze sessuali subite dal patrigno da quando aveva 6 anni. “E’ una tragedia grandissima, specialmente per quella povera bambina, ma la pena della scomunica andava sanzionata perché lo prevede espressamente il Codice di Diritto Canonico di fronte ad un palese caso di aborto procurato”, spiegano riservatamente alla Pontificia Accademia per la Vita.

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Sacerdote condannato per pedofilia, le motivazioni della sentenza

Nulla vidi!

Nulla vidi, nulla sentii, nulla dissi!

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Francesco Chiaromonte, ha emesso le motivazioni della sentenza, con la quale lo scorso mese di novembre ha condannato a 6 anni ed 8 mesi don Marco Cerullo, il sacerdote 35enne di Villa Literno arrestato nel dicembre del 2007 con l’accusa di aver compiuto abusi sessuali ai danni di un ragazzino di 12 anni.

Il Gip ha anche disposto anche una provvisionale di 50mila euro, immediatamente esecutiva a carico del sacerdote. Cerullo, all’epoca dei fatti era il vice parroco della chiesa del Santissimo Salvatore a Casal di Principe, e secondo gli inquirenti fu sorpreso dai carabinieri in flagranza di reato mentre abusava del ragazzino, di cui era insegnante di religione. Un fatto grave in merito al quale la Diocesi di Aversa non ha mai preso una posizione ufficiale, nemmeno dopo la condanna.

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