Pedofilia. Processo a ex sacerdote. Madre del ragazzo difende imputato

Prima udienza a porte chiuse ieri al tribunale di Rimini del processo all’ex sacerdote 38 enne cileno accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti di un ragazzino riminese di 14 anni, figlio di una coppia che aveva conosciuto durante un pellegrinaggio a Medjugorie.

In aula la difesa ha chiamato a testimoniare la madre e la sorella del ragazzo, oggi maggiorenne. La madre non ha smentito il legame di stima e affetto nei confronti del religioso e ha escluso che l’uomo possa aver avuto interessi morbosi per il figlio. Secondo lei e la sorella, le accuse al religioso sono state innescate di proposito dal ragazzo, arrabbiato per la troppa confidenza tra il sacerdote e la madre.
L’imputato, sospeso a divinis dal suo ordine già prima del fatto incriminato, ha sempre respinto ogni accusa.
La prossima discussione sarà il 27 aprile.

Da Newsrimini

Intervista a p. Tomislav Vlasic in isolamento, un francescano: «in arrivo spaventosa tempesta su Medjugorje»

AGGIORNAMENTO 11/09/2009: INCHIESTA ESCLUSIVA: «Nessuno dei veggenti di Medjugorje si è mai arricchito grazie alle apparizioni.» Ecco le prove del contrario.

AGGIORNAMENTO DEL 30 LUGLIO: [ESCLUSIVO] Le cronache di Vlasic: il direttore spirituale, la suora e la scomunica

AGGIORNAMENTO DEL 30 GIUGNO: Medjugorje, Tomislav Vlasic ridotto allo stato laicale

Intervista di Renzo Allegri pubblicata sul settimanale “Chi” il 30 ottobre 2008.

Vlasic mentre legge

Vlasic mentre legge

«Quello che vede laggiù è Padre Tomislav Vlasic», dice il mio accompagnatore indicando un uomo che passeggia tra gli olivi, nell’entroterra ligure.

«E’ qui agli “arresti domiciliari” per ordine della Congregazione per la Dottrina della Fede che sta esaminando la sua posizione in rapporto ad accuse purtroppo gravissime».

Padre Tomislav è un frate francescano bosniaco, notissimo fra i devoti di Medjugorje, uno dei quattro religiosi presenti fin dall’inizio alle apparizioni, testimone storico di quei fatti prodigiosi, per anni “direttore spirituale” dei sei veggenti e divulgatore nel mondo.

«Ora», prosegue il mio interlocutore con voce addolorata, «è accusato di eresia, immoralità, manipolazione delle coscienze, disobbedienza ai superiori, diffusione di errori dogmatici, falso misticismo.

E’ “sospeso a divinis”, cioè non può celebrare la messa, confessare, impartire i sacramenti, svolgere le attività che sono specifiche della sua condizione di sacerdote.

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