Irlanda, Vaticano sotto accusa: «ostacolò il rapporto sulla pedofilia»

Il servizio della BBC "Sex Crimes and the Vatican"

Una immagine dal servizio della BBC "Sex crimes and the Vatican"

Il Vaticano ignorò la commissione d’inchiesta sugli abusi pedofili da parte di sacerdoti nell’arcidiocesi di Dublino e sulla loro gestione da parte dei vertici della Chiesa locale.

E’ la denuncia contenuta nel rapporto della commissione presentato ieri e citato dall’emittente inglese Bbc, che nel 2007 aveva trasmesso un reportage shock sulle violenze sessuali dei preti irlandesi.

La commissione guidata dal magistrato Yvonne Murphy chiese nel 2006 dettagli dei rapporti sugli abusi inviati alla Santa Sede dall’arcidiocesi di Dublino. Continua a leggere

Articolo eliminato

A seguito di minacce da parte dei legali del diretto interessato, l’articolo è stato rimosso così come ogni riferimento al suo assistito, con la certezza che le stesse verrano riformulate per gli oltre 33.000 risultati da ricerca su google e, soprattutto, per le maggiori testate giornalistiche nazionali, i cui archivi ospitano, ad oggi 10/06/2013, la notizia.

Fonte di Garlasco prossima alla chiusura, le docili locuste e il buon pastore – l’appello dei residenti: «lasciateci vivere»

Sono passati alcuni mesi dalla (ri)scoperta della fonte “miracolosa” di Garlasco ed altrettanto tempo è passato dalla dichiarazione di non potabilità dell’acqua emessa dalla ASL: l’acqua conteneva una quantità di bentazone – famigerato fitofarmaco vietato sin dalla fine degli anni ’80 per la sua tossicità – 3 volte superiore ai limiti consentiti.

La potenziale cancerogenicità della fonte, non ha però scoraggiato i “pellegrini” che hanno preferito continuare ad imbottigliare e consumare l’acqua inquinata della Prevosta.

Non soddistatto, l’usufruttuario del terreno (il proprietario, secondo quanto si legge dall’ordinanza del sindaco, sarebbe Gianluigi Supertino), Ivo Pignatti, ha richiesto, tramite un amico,  delle nuove analisi.

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Strasburgo, no al crocifisso in aula: lede libertà

STRASBURGO – La presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche costituisce “una violazione dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni” e una violazione alla “libertà di religione degli alunni”. E’ quanto ha stabilito oggi la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo nella sentenza su un ricorso presentato da una cittadina italiana.

Il caso era stato sollevato da Soile Lautsi, cittadina italiana originaria della Finlandia, che nel 2002 aveva chiesto all’istituto statale “Vittorino da Feltre” di Abano Terme (Padova), frequentato dai suoi due figli, di togliere i crocefissi dalle aule. A nulla, in precedenza, erano valsi i suoi ricorsi davanti ai tribunali in Italia. Ora i giudici di Strasburgo le hanno dato ragione.

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