
Vittorio Feltri
Mattinata intensa nelle redazioni delle due testate giornalistiche in “guerra” da quando è stata resa pubblica la condanna di Dino Boffo per molestie. Questa volta all’attacco parte il direttore di Avvenire, con un articolo velenoso in cui viene attaccata l’autenticità e l’esistenza dei documenti giudiziari in possesso al quotidiano di Feltri.
A dargli man forte, il Ministro dell’Interno Roberto Maroni che in una telefonata – oltre a manifestare «la sua solidarietà e il senso di schifo che gli nasceva dalle cose lette» – assicurava Boffo «di aver ordinato un’immediata verifica nell’apparato di pubblica sicurezza che da lui dipende, e che nulla, assolutamente nulla di nulla era emerso,» in merito all’affermazione del Giornale, secondo il quale «sarebbe stato da tempo “già attenzionato dalla polizia per le sue frequentazioni”».
La polizia, insomma, non scheda gli omosessuali.