Benedetto XVI denuncia: «la Chiesa soffre perché molti sacerdoti lavorano per se stessi»

Benedetto XVI

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Si soffre anche nella Chiesa, «come nella società civile», perché molti «lavorano per se stessi e non per la comunità»: è quanto ha denunciato Papa Benedetto XVI durante la messa solenne nella Basilica di San Pietro, in cui ha ordinato cinque nuovi vescovi, tutti uomini provenienti da incarichi di Curia e della Segreteria di Stato della Santa Sede.

Il Papa ha ricordato che «Gesù è venuto nel mondo per servire» ed ha dunque esortato i vescovi ad essere «servi» fedeli, prudenti e buoni.

«Sappiamo come le cose nella società civile e, non di rado, anche nella Chiesa soffrono per il fatto che molti di coloro, ai quali è stata conferita una responsabilità, lavorano per se stessi e non per la comunità» ha detto Ratzinger, ricordando a sostegno delle sue parole due parabole del Vangelo.

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Prete ubriaco alla guida, troppo vin santo

Con i carabinieri che gli contestavano la guida in stato d’ebbrezza si è giustificato spiegando che il vino l’aveva sì bevuto, ma solo durante la celebrazione delle quattro messe del giorno. Una versione che non ha evitato il ritiro della patente ad un prete del milanese, don M. C., 41 anni.

Venerdì, poco dopo le 22, i militari l’hanno fermato all’uscita del casello dell’autostrada Milano-Torino e il test ha evidenziato una concentrazione di alcol nel sangue pari allo 0,8: poco più del limite massimo di 0,5 milligrammi al litro. A quel punto il sacerdote ha spiegato di essere astemio, ma di aver celebrato quattro messe in un giorno, bevendo il vino per l’Eucarestia.

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