
Cesare Lodeserto
L’immigrazione clandestina è un affare. È questo il succo della sentenza della Corte dei conti, sezione giurisdizionale per la Puglia, che condanna monsignor Cesare Lodeserto a rimborsare allo Stato 133.651 euro, la metà di quanto richiesto dal procuratore, avuti per «maggiori prestazioni a favore degli immigrati rispetto a quelle effettivamente rese».
Nel mondo dell’immigrazione Lodeserto non è proprio uno sconosciuto: condannato (pena sospesa) nel 2005 per simulazione di reato; condannato per violenza privata e lesioni aggravate nei confronti di 17 immigrati che nel novembre 2002 avevano tentato la fuga dal Cpt di San Foca a Lecce; arrestato nel 2005 con l’accusa di sequestro di persona e di abuso dei mezzi di correzione.