
Javon Thompson
La storia di Javon Thompson, bimbo di appena 12 mesi, è una di quelle in cui la parola “incredibile” non è sufficiente per descrivere le circostanze che lo hanno portato alla morte. E non è sufficiente nemmeno per descrivere il procedimento giudiziario.
Tutto ha inizio con l’ingresso di Ria Ramkissoon, 20enne all’epoca dei fatti, madre del bambino, nel culto “1 Mind Ministries” subito dopo la nascita di Javon. Secondo i documenti della corte, il culto è guidato da una donna che si fa chiamare Queen Antoinette, ed ha sede in una villetta a schiera nel distretto ovest di Baltimora.
Nel Dicembre 2006 Queen Antoinette avrebbe dato istruzioni a Ria e altri membri di privare il piccolo Javon di cibo e acqua. Il bambino, i cui resti sono stati ritrovati in una valigia, è stato lasciato morire di fame dai membri del culto – compresa sua madre – perché rifiutava di dire «amen» dopo i pasti. Lo consideravano un “demone”.