
Il Leader Swami Lakshmananda Saraswati
Nuova Delhi: Dopo aver rivendicato l’assassinio del leader Swami Lakshmananda Saraswati, il Partito Comunista-Marxista Indiano (CPI-M) ha ammonito la ‘fratellanza dello zafferano’ che “verranno condotti nuovi attacchi se non cesseranno le violenze contro le minoranze religiose della regione”.
In una dichiarazione di partito, il CPI-M rende noto di aver deciso di punire i “leader fanatici come Saraswati” a seguito delle “infinite persecuzioni” perpetrate sulle minoranze religiose.
Nella comunicazione si sostiene che Saraswati era “un rabbioso anti-Cristiano ideologico e persecutore di innocenti Cristiani e responsabile di aver bruciato più di 400 chiese nel Khandamal”.
Fonte: The Times of India