CITTA’ DEL VATICANO – Non c’è “incompatibilità a priori” tra la teoria dell’evoluzione, l’insegnamento biblico e la teologia, c’è però bisogno di fare “chiarezza”, a 150 anni dalla pubblicazione, sull’opera di Charles Darwin, che oggi “viene ancora troppo spesso discussa più in chiave ideologica che non scientifica”, ingenerando confusioni, fino alla opposizione frontale fra “evoluzionismo” e “creazionismo”, presente soprattutto nel mondo americano.
Questo l’obiettivo che si pone il convegno internazionale “Biological Evolution: Facts and Theories. A Critical Appraisal 150 years after ‘The Origin of Species’”, che si terrà a Roma dal 3 al 7 marzo 2009, organizzato congiuntamente dalla Pontificia università Gregoriana e dalla Notre Dame University (Indiana, USA), sotto il patrocinio del Pontificio consiglio della cultura nell’ambito del progetto STOQ (Science, Theology and the ontological Quest), e che è stato presentato oggi in Vaticano.