Cesena, resta in carcere prete boliviano accusato di violenza sessuale

Il sacerdote resta in carcere. Questa la decisione del tribunale del riesame di Bologna (meglio conosciuto come tribunale della libertà) che ha respinto in questi giorni la richiesta di scarcerazione del religioso presentata dall’avvocato cesenate Alberto Bricchi.

Il sacerdote è detenuto nel carcere di Forlì da 112 giorni accusato di violenza sessuale e lesioni nei confronti di un 22enne. In prigione soffre, non lo nasconde, e sperava proprio di vedere convertita la misura restrittiva con quella più tenue degli arresti domiciliari.

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Emilia R./ Cesena,sacerdote abusa 20enne in canonica: arrestato

Un sacerdote, cappellano di una piccola chiesa nel cesenate è stato arrestato con la pesante accusa di violenza sessuale aggravata e lesioni personali: secondo gli inquirenti il sacerdote, 29enne boliviano, ha stuprato un giovane di 20 anni adescandolo durante una festa parrocchiale, con la scusa di trovargli un lavoro.

L’ufficio anticrime e le volanti del commissariato di Cesena – si legge in una nota della questura di Forlì-Cesena – domenica mattina ha arrestato il cittadino boliviano Tejada Coca Alvaro, 29 anni, cappellano in una chiesa di Gambettola, in provincia di Forlì-Cesena, per i reati in concorso fra loro di violenza sessuale aggravata e lesioni personali dolose, reati consumati nei confronti di un ragazzo italiano poco più che ventenne.

Il ragazzo, spiega la polizia, era da pochi giorni a Cesena, ospite di alcuni familiari, per trovare lavoro. E, sabato sera, insieme ai parenti, è andato ad una festa parrocchiale a Gambettola, quando è stato avvicinato dal sacerdote, il quale, venuto a conoscenza del fatto che era alla ricerca di un impiego, gli ha prospettato la possibilità di un lavoro stagionale nei campi scuola estivi per i ragazzi della parrocchia.

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