Dimissioni del direttore dell’Avvenire: tiriamo le somme sul caso Boffo

Dino Boffo

Dino Boffo

Con una lettera aperta, dopo una settimana tra polemiche, accuse, giustificazioni e misteriose “veline”, si dimette il direttore dell’Avvenire, Dino Boffo. «La mia vita e quella della mia famiglia, le mie redazioni, sono state violentate,» scrive Boffo.

Vero. Verissimo. Ma c’è da chiedersi come mai il metro che avrebbe voluto il direttore dell’Avvenire (e per lui, anche altre testate giornalistiche, ndr.) non sia lo stesso utilizzato per altri.

Basti ricordare come furono trattati Luciano Moggi, Vittorio Emanuele di Savoia, Stefano Ricucci, Anna Falchi, Cristiano Di Pietro (il figlio di Di Pietro), l’ex Governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio, Daniela Fini (ex moglie di Gianfranco Fini), Clemente Mastella o Silvio Berlusconi.

Non perché fossero innocenti. Ma se è vera l’equazione “reato di personaggio di spicco=articolo in prima pagina”, deve esserlo anche per Boffo. Altrimenti si fanno due pesi, due misure.

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Immigrati, Bossi attacca il Vaticano: «Che le porte le apra il Vaticano che ha il reato di immigrazione, che dia lui il buon esempio»

Umberto Bossi

Umberto Bossi

Umberto Bossi giudica come «parole con poco senso» quelle che i vescovi hanno usato per commentare l’ennesima tragedia del mare, che ha coinvolto un’ottantina di immigrati eritrei naufragati al largo di Lampedusa.
«Che le porte le apra il Vaticano che ha il reato di immigrazione – rilancia Bossi dal Cadore – che dia lui il buon esempio».

Secondo Bossi con l’azione del governo gli immigrati «partono molto meno di prima». Il leader del Carroccio ha aggiunto quindi che «bisogna riuscire a fermarli alla partenza se no si prosegue con l’avere un sacco di morti». Per Bossi, infatti, c’è il rischio per troppa gente di mettere a repentaglio «la propria vita per niente perchè quando arrivano qui non trovano posti di lavoro».

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Craxi: “Avvenire si occupi dei preti pedofili”

Bobo Craxi

Bobo Craxi

Hammamet (Tunisia) – “Il quotidiano Avvenire dice che il comportamento del nostro premier imbarazza: non si ricorda, però, analogo giudizio sui preti pedofili”. E’ quanto afferma in una nota Bobo Craxi (nella foto ad Hammamet), del Partito socialista.
“I presidenti del Consiglio”, aggiunge Craxi, “vanno giudicati per la loro politica. E quella del Governo non è una buona politica, poiché crea disagi reali, non imbarazzi morali o virtuali”.

Fonte: ASCA