Genocidio rwandese: condannato all’ergastolo prete cattolico

Un prete cattolico rwandese, l’abate Aimé Mategeko, è stato condannato lo scorso giovedì al carcere a vita dopo essere stato riconosciuto colpevole della partecipazione al genocidio perpetrato contro i Tutsi nel 1994. A renderlo noto è Radio Rwanda.

Il sacerdote, 45 anni, appartenente all’etnia hutu, è stato condannato per “istigazione al massacro dei Tutsi che hanno cercato rifugio nella parrocchia Shangi, nella ex prefettura di Cyangugu (a sud-ovest)”.

Durante il massacro, Mategeko era parroco di Hanika, un’altra parrocchia cattolica della regione.

«Sono innocente, ma non sono il primo ad essere vittima di un’ingiustizia,» ha detto il sacerdote durante l’intervista rilasciata a Radio Rwanda alla fine del processo, prima di annunciare il ricorso in appello.

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Africa, Primo Ministro dice stop alla stregoneria

Stregone

"Stregone"

Il Primo Ministro della Tanzania, Mizengo Pinda, ha chiesto ai residenti della regione di Ruwka di abbandonare la superstizione di credere che una persona possa trasferire magicamente il raccolto da una fattoria all’altra.

Parlando con i residenti delle circoscrizioni di Mpui e Miangalua nel Distretto di Sumbawanga District, ha affermato che sia sorprendente che in un periodo storico di scienza e tecnologia come quello attuale, il popolo abbracci ancora le superstizioni.

Ha ribadito, inoltre, l’importanza di praticare l’agricoltura moderna, piantando buone sementi, diserbando i campi e raccogliendo i frutti nei tempi giusti: “solo attraverso questo metodo è possibile raccogliere di più e non altrimenti,” sottolinea Pinda invitando i residenti a prendersi cura della loro salute per poter lavorare nelle loro fattorie e partecipare ad altre attività.

“Dovreste smettere di credere che qualcuno possa rubare il vostro raccolto e inviarlo miracolosamente al proprio magazzino o che ogni persona che muore è stata stregata; non c’è nulla di tutto ciò in questo secolo.”

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Aids: Lancet contro Benedetto XVI, distorce la scienza

ROMA – Una delle più prestigiose riviste scientifiche del mondo, l’inglese The Lancet, critica duramente le affermazioni che Papa Benedetto XVI ha fatto durante il viaggio in Africa sull’suo del preservativo per fermare l’Aids.

“Il Papa, dice la rivista in un editoriale, riportato da Bbc, “ha pubblicamente distorto le prove scientifiche per promuovere la dottrina cattolica sul tema”. Non è chiaro se l’errore del Papa sia dovuto ad ignoranza o se sia un deliberato tentativo di manipolare la scienza per appoggiare l’ideologia cattolica”.

“Ma quando quasiasi personaggio influente, sia una figura religiosa, sia politica, fa una falsa affermazione scientifica che potrebbe avere conseguenze devastanti per la salute di milioni di persone, questi dovrebbe ritrattare o correggere la linea”.

Fonte: ANSA

Aborto, il Papa all’attacco: “Esca dai piani per la salute”

Benedetto XVI

Benedetto XVI

LUANDA (ANGOLA) – A Luanda, nel cuore di un’Africa piegata dalle malattie e dalla miseria, Papa Benedetto XVI ha condannato senza appello il diritto all’aborto, previsto dai programmi di salute riproduttiva approvati dall’Organizzazione per l’Unità africana e sostenuti dagli organismi dell’Onu.

Secondo il Papa, che ha preso la parola nel Palazzo Presidenziale di Luanda, dopo un colloquio con il presidente angolano Dos Santos, sono da respingere “le politiche di coloro che, col miraggio di far avanzare l’edificio sociale, minacciano le sue stesse fondamenta”. “Quanto amara – ha aggiunto – è l’ironia di coloro che promuovono l’aborto tra le cure della salute materna’”.
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Sudafrica, uomo uccide suo fratello per stregoneria

Tabankulu

Tabankulu

TABANKULU: La polizia di Capo Orientale ha reso noto che un 28enne sarebbe stato ucciso a Tabankulu dal suo fratello più grande che lo sospettava di praticare stregoneria.

Il fratello più giovane è stato recentemente impiegato come giardiniere presso la casa di una donna che i suoi due fratelli, di 32 e 35 anni, sospettavano praticasse la stregoneria, informa l’Ispettore Mlungisi Matindane.

“Questo li ha spinti a credere che anche il loro fratello avesse iniziato a praticare la stregoneria da quando ha iniziato a lavorare da lei”, ha aggiunto.

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Uganda, bambina pestata a sangue per esorcizzare demoni. Pastore indagato

Il pastore Irene Manjeri Nalongo

Il pastore Irene Manjeri Nalongo

KEMPALA: La polizia ha interrogato il Pastore Irene Manjeri a seguito dell’accusa di aver ordinato alle sue guardie di aggredire una ragazzina di 15 anni, Peace Muhindo, lo scorso ottobre.

Il comandante della polizia di Katwe, Aggrey Nshekanabo, ha dichiarato ieri che Manjeri è stata arrestata Mercoledì. Tuttavia altre fonti sostengono che il pastore si sia recato spontaneamente alla stazione di polizia a seguito di una convocazione.

Irene Manjeri è la fondatrice del Bethel Healing Centre Ministries, che possiede una serie chiese e orfanotrofi ed è pastore superiore nella chiesa di Kitovu. Gestisce anche una filiale all’ex Teatro Pride.

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