Vescovi Usa contrari a riforma sanità: favorisce l’aborto

La Conferenza Episcopale Americana da tempo appoggiava l’ipotesi di riformare la sanità americana, invocando un sistema che avesse più attenzione verso i poveri. Ora però tra i vescovi statunitensi cresce sempre più il malumore per il testo proposto dal presidente Barack Obama.

Al centro delle critiche è ancora una volta l’aborto, e la possibilità che la nuova legge favorisca in qualche modo le interruzioni di gravidanza prevedendone la copertura assicurativa.Nelle ultime due settimane i dubbi si sono fatti sempre più pressanti tanto che qualcuno preferirebbe addirittura fermare l’intero processo di riforma. Tra questi, secondo il New York Times, anche il cardinale Justin Rigali, uno dei leader della Conferenza Episcopale.

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Aborto, il Papa all’attacco: “Esca dai piani per la salute”

Benedetto XVI

Benedetto XVI

LUANDA (ANGOLA) – A Luanda, nel cuore di un’Africa piegata dalle malattie e dalla miseria, Papa Benedetto XVI ha condannato senza appello il diritto all’aborto, previsto dai programmi di salute riproduttiva approvati dall’Organizzazione per l’Unità africana e sostenuti dagli organismi dell’Onu.

Secondo il Papa, che ha preso la parola nel Palazzo Presidenziale di Luanda, dopo un colloquio con il presidente angolano Dos Santos, sono da respingere “le politiche di coloro che, col miraggio di far avanzare l’edificio sociale, minacciano le sue stesse fondamenta”. “Quanto amara – ha aggiunto – è l’ironia di coloro che promuovono l’aborto tra le cure della salute materna’”.
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Argentina, giudice nega aborto a 12enne violentata da patrigno

ROMA: Un giudice della provincia argentina di Mendoza ha respinto la richiesta di una donna che voleva che venisse praticata l’interruzione di gravidanza a sua figlia, una 12enne rimasta incinta dopo essere stata violentata dal patrigno.

Il giudice German Ferrer – riporta il quotidiano spagnolo El Mundo – ha motivato la sua decisione sostenendo che il feto vada considerato come “un essere umano in via di crescita” e che l’aborto avrebbe potuto determinare nella bambina “gravi traumi psichiatrici”. A suo parere, inoltre, il caso non è contemplato dal codice penale argentino che vieta l’interruzione di gravidanza ad eccezione dell’eventualità di un grave pericolo per la vita della madre o quando la gravidanza sia il risultato di uno stupro ai danni di persona handicappata.

Fonte: Virgilio Notizie

Vescovi filippini: immorali e falsi i “profeti” della salute riproduttiva, sì a pillola e condom

Larcivescovo Paciano Aniceto

L'arcivescovo Paciano Aniceto

MANILA: I cattolici non devono ascoltare i “falsi profeti” che promuovono “dottrine devianti” per imporre una “nuova moralità” nel Paese, come vorrebbe una parte del Parlamento con l’approvazione della Reprodictive Health (RH). È quanto affermato ieri da mons. Paciano Aniceto, arcivescovo di Pampanga e presidente della Commissione episcopale per la famiglia e la vita, secondo il quale la legge sui metodi di pianificazione familiare non-naturali “ribalta le nozioni di giusto e sbagliato, di buono e cattivo, ed è in aperto contrasto con i precetti che Dio ha dato”. Egli invita i parlamentari cattolici a “non farsi influenzare” da partiti politici che vogliono promuovere “interessi personali” in vista delle prossime elezioni e che godono dell’appoggio di “aziende produttrici di contraccettivi” il cui unico fine è quello di ampliare il mercato e i profitti.

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Filippine, veglia dei cattolici contro la legge pro-aborto

Manifestazione pro-aborto

Manifestazione pro-aborto

MANILA: Gli attivisti del “Comitato per la vita” hanno indetto una tre giorni di veglia presso la House of Representatives – la Camera dei Deputati filippina – per protestare contro la possibile approvazione della controversa Reproductive Health (RH), al momento ancora pendente al Congresso.

La manifestazione ha preso il via quest’oggi e permetterà di seguire da vicino il dibattito parlamentare sulla RH e i possibili sviluppi. Secondo i vescovi filippini si sta scavando un solco profondo tra la Chiesa cattolica e i parlamentari, che sembrano intenzionati ad approvare la legge, ma la questione merita di essere tenuta “sotto osservazione”.

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Polonia, aborto per vittima stupro causa disputa nazionale

Larcivescovo Jozef Zycinski

L'arcivescovo Jozef Zycinski

LUBLINO: Una ragazza di 14 anni, stuprata da un suo amico più grande e rimasta incinta, è riuscita ad ottenere l’aborto legale solo dopo due difficili settimane.

In Polonia, l’aborto è garantito per legge nei casi in cui il rapporto sessuale sia forzato o quando la gravidanza può nuocere gravemente alla salute della donna e può essere eseguito entro il dodicesimo giorno di gravidanza.

Agata – nome fittizio della ragazza – si è recata da un ginecologo subito dopo lo stupro, il quale a sua volta ha avvisato la madre e la polizia. Dopo aver discusso del problema e convenuto che la soluzione migliore per il futuro e la salute della giovane ragazza fosse la terminazione della gravidanza, fecero richiesta ed ottennero il permesso per l’aborto.

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Messico, L’aborto resta legale nella capitale Citta’ del Messico

La Corte suprema boccia ricorso del presidente Calderon

Il Presidente Calderon

Il Presidente Calderon

Città del Messico: L’aborto resta legale a Città del Messico: lo ha sancito la Corte Suprema del Messico, con 8 voti a 3. La capitale federale è uno dei pochi luoghi in tutta l’American latina che consente l’aborto senza limiti nel primo trimestre di gravidanza. Era stato il governo conservatore federale del presidente Felipe Calderon a portare la legge di Città del Messico davanti alla Corte Suprema. La sentenza dell’Alta Corte dichiara invece costituzionale la legge apre la possibilità che norme simili a quelle della capitale siano adottate in altre parti del Messico; potrebbe anche spingere altre città dell’America del sud a seguire l’esempio. La decisione è stata pesantemente criticata dalla Chiesa cattolica messicana che si è dichiarata in lutto e ha promesso di raddoppiare gli sforzi per combattere l’aborto nel paese.

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