
Matteo Salvini
Dopo le parole del ministro leghista Zaia (“Siamo i nuovi crociati della Chiesa”), tocca a un altro leghista l’ultimo tentativo di ricucire i rapporti con la Chiesa cattolica: soldi dei contribuenti per convertire gli immigrati islamici al cattolicesimo.
“Premesso che guardando al nord Europa alla Francia e all’Inghilterra non mi pare che l’integrazione abbia funzionato soprattutto se si considera che siamo gia’ alle seconde e terze generazioni. Constato che i mussulmani in quei paesi continuano a sentirsi islamici”. Lo ha detto Matteo Salvini rispondendo alla domanda di Klaus Davi se lo stato debba spendere i soldi per convertire ai valori cristiani i migranti mussulmani.
Matteo Salvini nel corso di KlausCondicio ha poi precisato : “Se lo stato spendesse soldi per convertire gli islamici ai valori cristiani sarebbero soldi sicuramente ben spesi. L’Italia parte tardi, il mio timore è che a oggi non servirebbero comunque molto”. Salvini ha anche affermato: “Io sarei favorevole a scuole private per gli extracomunitari e finanziate dagli stessi che aiutino l’integrazione. A patto che non diventino ghetti o scuole islamiche riservate ai soli islamici come è accaduto a Milano”.
“Noi abbiamo proposto le classi ponte – ha proseguito Salvini – che sostanzialmente vanno nella direzione delle classi di passaggio per insegnare quanto meno la lingua italiana che uno può frequentare per periodi limitati. Ora queste classi sono realtà in tante scuole di Brescia di Bergamo di Torino”.
Fonte: IMGPress
2 commenti
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Non credo sia una cosa furba.
1. Una questione di “fede” non si discute, è dogmatica e i dogmi sono così e basta, non sono nemmeno discutibili con la logica (anche quelli cattolici) e quindi non si può convertire qualcuno “con la logica”.
2. Convertire “con la fede” è stato fatto durante le Crociate, le abbiamo perde tutte (tranne una) e non abbiamo lasciato un bel ricordo di noi.
3. Obbligare qualcuno a piegarsi ad altre ideologie è contrario all’art. 8 della Costituzione Italiana (art. 8. Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.)
Questa idea mi sa di una manovra per incamerare i voti dei ‘bigotti’ (definiamoli così) o di coloro che mantengono una facciata pubblica assai ‘bigotta’.
Investiamo il denaro in carceri, polizia e magistratura, od in sanità, od in istruzione, e non in baggianate che servono solo a raccimolare voti per essere ‘indipendenti’ alle urne.
Questo è pazzo!
Anzichè cercare di smussare il carattere fondamentalista di certi religiosi attraverso regoli civili laiche, li si vuole convertire, cosi avremmo altri pazzi. Beh, a “noi” fa comodo, essendo imparentati col Vaticano.