Fiji – Ennesimo esorcismo finito in tragedia. Ennesima famiglia distrutta. La comunità di Bua deve ancora riprendersi dallo shock causato dall’omicidio di una bambina, colpita a morte da suo padre durante un sacrificio ritualistico volto “a salvare spiritualmente il suo distretto”.
Sadikuini Yalewavukivuki, bimba di 14 mesi, è stata uccisa in casa lo scorso 10 Agosto di fronte alla madre Valetina Dimae, 29 anni.
A renderlo noto è il Fiji Times Online, che rivela tutti gli sconcertanti particolari della macabra vicenda.
«Avevamo pregato dalle 3:30 del mattino fino alle 5. Poi è uscito dicendo che lo “Spirito Santo” gli aveva parlato esortandolo a visitare il pastore del villaggio di Lekutu,» racconta la donna.
«Quando è tornato a casa, verso le 8 del mattino, ha detto a me, mia figlia e a una nostra parente acquisita di 60 anni di andare nella camera da letto. Poi ha chiuso la porta della stanza a chiave. Si è seduto sul letto e ha iniziato a citare versi dalla Bibbia sostenendo che era presente uno spirito maligno nella casa. Ha chiamato nostra figlia, ma lei non è voluta andare da lui ed è scoppiata a piangere,» prosegue Valetina.
«Allora mi ha detto di allattarla, ma lei non ha voluto perché le avevo appena dato da mangiare. Mia figlia ha cominciato a piangere, lui l’ha presa e ha detto che era posseduta da uno spirito maligno e che l’avrebbe uccisa per esorcizzarlo dalla casa. Ha detto che se Abramo poteva sacrificare suo figlio Isacco come affermato nella Bibbia, allora lui avrebbe sacrificato sua figlia come offerta per la salvezza spirituale della sua famiglia e del loro distretto.»
A quel punto l’avrebbe ripetutamente colpita alla testa fino a provocarne la morte.
Secondo il portavoce della polizia Atunaisa Sokomuri, l’uomo 32enne si sarebbe presentato spontaneamente alla stazione di polizia di Lekutu.
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