Bufera sulla maggiore Chiesa Evangelica in Brasile: in tribunale il leader e altre nove persone per frode

Edir Macedo

Edir Macedo

Le autorità brasiliane hanno accusato il fondatore della più grande Chiesa Evangelica in Brasile di aver “sifonato” miliardi di dollari in donazioni dai membri più poveri per comprare gioielli, emittenti televisive e altre attività per sé stesso.

La clamorosa notizia è stata diffusa da Associated Press lo scorso 11 Agosto, ripresa da importanti quotidiani ovunque, ma praticamente ignorata in Italia.

Un giudice brasiliano ha ritenuto fondate le accuse mosse dai magistrati secondo i quali il Vescovo Edir Macedo e altre nove persone collegate all’Universal Church of the Kingdom of God, avrebbero frodato la chiesa stessa e i suoi numerosi fedeli.

Secondo l’accusa, nei soli cinque anni che vanno dal 2003 al 2008, il vescovo e gli altri imputati avrebbero ricevuto 2 miliardi di dollari in donazioni, ma l’operazione durava almeno da dieci anni. Il legale della chiesa, Arthur Lavigne, ha dichiarato a un quotidiano locale che i suoi clienti negano ogni accusa.

I magistrati hanno affermato che la Universal Church of the Kingdom of God riceve circa 800 milioni di dollari l’anno in donazioni dai fedeli dei 4500 tempi presenti nel territorio brasiliano. La chiesa sostiene di avere 8 milioni di fedeli in Brasile e molti altri nel mondo.

Macedo, che ha fondato la sua chiesa nel lontano 1977, è titolare di un grande network televisivo, tre quotidiani, numerose stazioni radio, un’agenzia di viaggi e una compagnia di air-taxi.

Edir Macedo era già stato in carcere nel 1991

Edir Macedo era già stato in carcere nel 1991

Secondo i procuratori, la chiesa dice ai propri fedeli di aver bisogno di donazioni – denaro, assegni, automobili e altri beni – per finanziare la costruzioni di nuovi tempi e pagare per la messa in onda su radio e televisioni di programmi religiosi.

«Ci sono le prove  che il denaro proveniente dalle donazioni veniva usato per gli usi personali degli imputati che hanno anche approfittato della non tassabilità delle offerte per fare investimenti in attività personali».

La chiesa avrebbe utilizzato società fantasma per riciclare il denaro, spostandolo all’estero per farlo poi rientrare nella forma di prestiti usati da Macedo e i suoi complici per comprare altre società.

Negli ultimi anni la chiesa avrebbe fatto spostamenti di denaro per un valore complessivo di 150 milioni di dollari in 5 paesi diversi: Stati Uniti, Cile, Ecuador, Messico, Venezuela e Sud Africa.

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