Australia, violentata da un prete. L’arcivescovo: «vai all’inferno, puttana»

larivescovo Denis Hart

l'arcivescovo Denis Hart

Melbourne, l’arcivescovo Cattolico Denis Hart ha detto «vai all’inferno, puttana» a una donna che era stata violentata da un prete, condotta dichiarata terrificante da un magistrato di Victoria. L’arcivescovo Hart si è in seguito scusato con la donna davanti alla Corte di Melbourne per ciò che il magistrato Anne Goldsborough ha definito come un «terrificante abuso verbale.»

Ma la scorsa notte, l’arcivescovo Hart ha ripetutamente affermato che «non ricorda» i suoi commenti o il rimprovero del magistrato, avvenuti a metà del 2004. «Sono passati tanti anni, non ricordo di preciso,» ha detto durante un’intervista al quotidiano The Age.

Quando gli è stato fatto presente che avrebbe dovuto certamente ricordare in quanto è stato oggetto di dibattito per la corte, ha ripetuto nuovamente: «non ricordo.»

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Craxi: “Avvenire si occupi dei preti pedofili”

Bobo Craxi

Bobo Craxi

Hammamet (Tunisia) – “Il quotidiano Avvenire dice che il comportamento del nostro premier imbarazza: non si ricorda, però, analogo giudizio sui preti pedofili”. E’ quanto afferma in una nota Bobo Craxi (nella foto ad Hammamet), del Partito socialista.
“I presidenti del Consiglio”, aggiunge Craxi, “vanno giudicati per la loro politica. E quella del Governo non è una buona politica, poiché crea disagi reali, non imbarazzi morali o virtuali”.

Fonte: ASCA

Salerno, prete condannato per atti di pedofilia commessi in una scuola torna ad insegnare

Ho riflettuto molto prima di pubblicare, per stralci, una sentenza di condanna passata in giudicato che ha interessato un sacerdote salernitano (docente di religione) che dopo la condanna non solo continua a fare il docente ma è anche cresciuto nella considerazione della Curia salernitana.

Mi sono deciso alla pubblicazione dopo le dichiarazioni del ministro Brunetta sullo scandalo dei preti pedofili e dopo l’intervento durissimo del vescovo di Teggiano mons. Spinillo contro “una certa stampa” rea (secondo Lui) di aver massacrato un povero sacerdote di Torre Orsaia che, tanto per cambiare, si fa chiamare “don Py” ed usa il social network facebook come un modello religioso parrocchiale.

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