Torino, fiumi di denaro per l’ostensione della sindone

Non sono bastate le polemiche suscitate dal vergognoso fasto della nuova cripta d’oro che ospiterà il cadavere di Padre Pio per porre un freno allo sperperio di denaro in un momento di crisi economica che sconvolge il mondo intero.

Questa volta per il finanziamento non vengono utilizzati i doni dei fedeli, ma addirittura il denaro dei contribuenti.

A renderlo noto è il sito sindone.org, dal quale si apprende che il comune e la provincia di Torino hanno recentemente stanziato rispettivamente 650000 e 750000 euro per l’ostensione della sindone, che avrà luogo nel periodo che va dal 10 aprile al 23 maggio 2010.

I fondi, ai quali se ne aggiungeranno altri 350000 euro dal comune per il 2010, saranno utilizzati per finanziare il comitato per l’ostensione della sindone: «i maggiori capitoli di spesa riguardano l’allestimento del percorso e la comunicazione (numero verde per le prenotazioni, campagne di informazione, prodotti per il web, ecc.).»

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Benedetto XVI: polemiche in Polonia per lodi a vescovo che abusò seminaristi

Juliusz Paetz

Juliusz Paetz

ROMA – ”Alla guida del tuo gregge, hai dato testimonianza della fede nella resurrezione di Cristo che scaccia ogni paura”. Lo scrive papa Ratzinger in un telegramma per il 50.esimo anniversario dell’ordinazione a prete di mons. Juliusz Paetz, ex-arcivescovo di Poznan costretto a dimettersi nel 2002 da papa Giovanni Paolo II dopo una serie di denunce da parte di seminaristi che erano stati molestati sessualmente dal prelato.

Il messaggio di auguri del pontefice, che loda mons. Paetz per il suo ”fruttuoso servizio” e ”salvifico lavoro per il bene della Chiesa”, ha suscitato molte polemiche in Polonia.

Il quotidiano Gazeta Wyborcza ha parlato del ”disgusto di molte persone” per il telegramma mentre per Polska e’ ”sorprendente” che papa Ratzinger professi ”grande rispetto” per Paetz alla luce delle sue ”dure prese di posizione nei confronti del clero che viola il celibato”.

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Medjugorje, Padre Jozo Zovko in isolamento come Tomislav Vlasic

Padre Jozo

Padre Jozo

AGGIORNAMENTO 11/09/2009: INCHIESTA ESCLUSIVA: «Nessuno dei veggenti di Medjugorje si è mai arricchito grazie alle apparizioni.» Ecco le prove del contrario.

Isola di Badija – L’avevamo anticipato qualche mese fa, ora ne abbiamo avuto conferma: il mirino del Vaticano che dopo essere stato puntato su Tomislav Vlasic, ha provocato la riduzione allo stato laicale dell’ex Francescano, è ora rivolto verso il noto e discusso Padre Jozo Zovko, attuale “direttore spirituale” dei sedicenti “veggenti”.

In un comunicato diffuso lo scorso Febbraio da Vesna Cuzic per conto di Padre Jozo, veniva affermato che il Francescano si sarebbe allontanato spontaneamente dalla parrocchia di Siroki Brijeg e dalla guida di Medjugorje per motivi di salute e per l’inizio di lavori edili sull’isola di Badija.

Ufficialmente, il suo Superiore Provinciale Francescano, fra Ivan Sesar, pur avallando la tesi della spontaneità nella richiesta di un “anno sabbatico”, nulla ha specificato riguardo il motivo di tale richiesta.

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IRAN: Mette versi del Corano in una canzone, condannato a cinque anni di carcere

Mohsen Namjou

Mohsen Namjou

Un cantante pop iraniano, Mohsen Namjou, è stato condannato a cinque anni di reclusione per avere inserito dei versi del Corano in una sua canzone.

Lo scrive oggi il quotidiano Etemad Melli, aggiungendo che però Namjou si trova a Vienna, dove si è trasferito un anno fa per motivi di studio.

Namju si è reso responsabile di «insulto ai principi della religione per avere ridicolizzato il Corano mancando di rispetto al libro sacro dei Musulmani», ha detto Abbas Salimi, un noto recitatore dei versi del Corano, che ha sporto la denuncia che ha portato alla causa giudiziaria contro il cantante.

Mohsen Namju si era scusato per l’offesa arrecata, ma ciò non è bastato ad evitargli la condanna, contro la quale ora potrà presentare ricorso in appello.

Fonte: Il Sussidiario