
padre Paul Raymond Evans
ENGADINE: Un sacerdote di 57 anni è stato dovrà scontare 15 anni di prigione per 18 abusi sessuali su 7 ragazzini.
Le violenze – che comprendono 9 rapporti omosessuali con un insegnante, 7 atti di libidine violenta e 2 atti oscenti – sono avvenute tra il 1977 e il 1988, quando padre Paul Raymond Evans era insegnante e responsabile del dormitorio al “Boys’ Town” di Engadine.
Leggendo la sentenza, il giudice Robert Hulme ha affermato che gli abusi avvenuti nel dormitorio scolastico e durante le gite sono una grave violazione della fiducia, in quanto il sacerdote ha sfruttato l’affetto mostratogli dagli studenti, che sono tutt’ora perseguitati dai ricordi dei traumi che ha causato loro.
“Il colpevole ha ragionevoli ma non buone prospettive di riabilitazione,” ha ribadito Hume esprimendo i suoi dubbi circa la riabilitazione del sacerdote.
Alcune delle sue vittime, presenti durante la lettura della sentenza, hanno applaudito ed esultato: uno di loro ha gridato “marcisci all’inferno”, un altro “scommetto che ora ti senti speciale”.
“E’ stata fatta giustizia”, “un eccellente risultato”; sono le voci dei familiari e delle vittime che fuori dal tribunale hanno accolto positivamente il risultato del procedimento.
“Tutti noi amiamo i bambini, tutti noi potremmo avere bambini un giorno. Sapere che i tuoi figli finiscano in una società in cui possono subire abusi sessuali, dovrebbe spaventare ogni genitore”, ha detto una delle vittime.
Evans faceva parte dell’ordine Cattolico dei Salesiani.
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…Infine considerate che contro voi cospira il mondo, l’età, le malattie, il tempo, le persecuzioni. Non vogliate perciò essere avari di ciò che avete avuto e imprudenti.
Trasmettete per questo in Nome mio il Sacerdozio ai migliori fra i discepoli, perché la Terra non resti senza sacerdoti.
E sia carattere sacro concesso dopo acuto esame, non verbale ma delle azioni di colui che chiede di essere sacerdote, o di colui che voi giudicate buono ad esserlo.
Pensate a ciò che è il Sacerdote.
Al bene che può fare. Al male che può fare.
Avete avuto l’esempio di ciò che può fare un sacerdozio decaduto dal suo carattere sacro.
In verità vi dico che per le colpe del Tempio questa nazione sarà dispersa.
Ma anche in verità vi dico che ugualmente sarà distrutta la Terra quando l’abominio della desolazione entrerà nel novello Sacerdozio conducendo gli uomini all’apostasia per abbracciare le dottrine d’inferno.
Allora sorgerà il figlio di Satana e i popoli gemeranno in un tremendo spavento, pochi restando fedeli al Signore, e allora anche, fra convulsioni d’orrore, verrà la fine dopo la vittoria di Dio e dei suoi pochi eletti, e l’ira di Dio su tutti i maledetti.
Guai, tre volte guai se per quei pochi non ci saranno ancor santi, gli ultimi padiglioni del Tempio di Cristo! Guai, tre volte guai se, a confortare gli ultimi cristiani, non ci saranno veri Sacerdoti come ci saranno per i primi. In verità l’ultima persecuzione sarà orrenda, non essendo persecuzione d’uomini ma del figlio di Satana e dei suoi seguaci.
Sacerdoti?
Più che sacerdoti dovranno essere quelli dell’ultima ora, tanto feroce sarà la persecuzione delle orde dell’Anticristo.
Simili all’uomo vestito di lino, che tanto è santo da stare al fianco del Signore, nella visione di Ezechiele, essi dovranno instancabili segnare con la loro perfezione un Tau sugli spiriti dei pochi fedeli, perché le fiamme d’inferno non cancellino quel segno.
Sacerdoti? Angeli.
Angeli agitanti il turibolo carico degli incensi delle loro virtù per purificare l’aere dai miasmi di Satana.
Angeli? Più che angeli: altri Cristi, altri Me, perché i fedeli dell’ultimo tempo possano perseverare sino alla fine.
Questo dovranno essere.
Ma il bene e il male futuro ha radice nel presente. Le valanghe hanno inizio da un fiocco di neve.
Un sacerdote indegno, impuro, eretico, infedele, incredulo, tiepido o freddo, spento, insipido, lussurioso, fa un male decuplo di quello di un fedele colpevole degli stessi peccati e trascina molti altri al peccato.
La rilassatezza nel Sacerdozio, l’accoglimento di impure dottrine, l’egoismo, l’avidità, la concupiscenza nel Sacerdozio, voi sapete dove sfocia: nel deicidio. Ora, nei secoli futuri, non potrà più essere ucciso il Figlio di Dio, ma la fede in Dio, l’idea di Dio, sì. Perciò sarà compiuto un deicidio ancor più irreparabile, perché senza risurrezione. Oh! si potrà compiere, sì. Io vedo… Si potrà compire per i troppi Giuda di Keriot dei secoli futuri. Orrore…
La mia Chiesa scardinata dai suoi stessi ministri! E Io che la sorreggo con l’aiuto delle vittime.
Ed essi, i Sacerdoti, che avranno unicamente la veste e non l’anima del Sacerdote, che aiutano il ribollire delle onde agitate dal Serpente infernale contro la tua barca, o Pietro. In piedi! Sorgi!
Verranno i tempi nei quali, così come avvenne a noi d’Israele e ancor più profondamente, il Sacerdozio crederà d’essere classe eletta, perché sa il superfluo e non conosce più l’indispensabile, o lo conosce nella morta forma con cui ora conoscono i sacerdoti la Legge: nella veste di essa, esageratamente aggravata di frange, ma non nel suo spirito.
Verranno i tempi nei quali tutti i libri si sostituiranno al Libro, e questo sarà solo usato così come uno che deve forzatamente usare un oggetto lo maneggia meccanicamente così come un contadino ara, semina, raccoglie senza meditare sulla meravigliosa provvidenza che è quel moltiplicarsi di semi che ogni anno si rinnovella: un seme gettato in terra smossa che diviene stelo, spiga, poi farina e poi pane per paterno amore di Dio.
Verrà il tempo che sarà insegnato il Vangelo scientificamente bene, spiritualmente male.
Or’ che è la scienza se manca sapienza? Paglia è. Paglia che gonfia e non nutre.
E in verità vi dico che un tempo verrà nel quale troppi fra i Sacerdoti saranno simili a gonfi pagliai, superbi pagliai, che staranno impettiti nel loro orgoglio d’esser tanto gonfi, come se da loro si fossero dati tutte quelle spighe che coronarono le paglie, come se ancor le spighe fossero in vetta alle paglie, e crederanno d’esser tutto perché, invece del pugnello di grani, il vero nutrimento che è lo spirito del Vangelo, avranno tutta quella paglia: un mucchio! Un mucchio! Ma può bastare la paglia?
Eppure Io vi dico che un tempo verrà nel quale i Sacerdoti, immemori che con poche spighe Io ho istruito gli spiriti alla Verità, e immemori anche di ciò che è costato al loro Signore quel vero pane dello spirito, tratto tutto e solo dalla Sapienza divina, detto dalla divina Parola, dignitoso nella forma dottrinale, instancabile nel ripetersi perché non si smarrissero le verità dette, umile nella forma, senza orpelli di scienze umane, senza completamenti storici e geografici, non si cureranno dell’anima di esso, ma della veste da gettargli sopra per mostrare alle folle quante cose essi sanno, e lo spirito del Vangelo si smarrirà in loro sotto valanghe di scienza umana.
E se non lo possiedono, come possono trasmetterlo? Che daranno ai fedeli questi pagliai gonfi? Paglia. Che nutrimento ne avranno gli spiriti dei fedeli? Tanto da trascinare una languente vita.
Che frutto matureranno da questo insegnamento e da questa conoscenza imperfetta del Vangelo? Un raffreddarsi dei cuori, un sostituirsi di dottrine eretiche, di dottrine e idee ancor più che eretiche, all’unica, vera Dottrina, un prepararsi il terreno alla Bestia per il suo fugace regno di gelo, di tenebre e orrore.
In verità vi dico che, come il Padre e Creatore moltiplica le stelle perché non si spopoli il cielo per quelle che, finita la loro vita, periscono, così ugualmente Io dovrò evangelizzare cento e mille volte dei discepoli che spargerò fra gli uomini e fra i secoli.
E anche in verità vi dico che la sorte di questi sarà simile alla mia: la sinagoga e i superbi li perseguiteranno come mi hanno perseguitato. Ma tanto Io che essi abbiamo la nostra ricompensa, quella di fare la volontà di Dio e di servirlo sino alla morte di croce, perché la sua gloria risplenda e la sua conoscenza non perisca.
Ma tu, Pontefice, e voi, Pastori, in voi e nei vostri successori vegliate perché non si perda lo spirito del Vangelo, e instancabilmente pregate lo Spirito Santo perché in voi si rinnovelli una continua Pentecoste – voi non sapete ciò che voglio dire, ma presto lo saprete – onde possiate comprendere tutti gli idiomi e discernere e scegliere le mie voci da quelle della Scimmia di Dio: Satan. E non lasciate cadere nel vuoto le mie voci future.
Ognuna di essa è una misericordia mia in vostro aiuto, e tanto più numerose saranno quanto più per ragioni divine Io vedrò che il Cristianesimo ha bisogno di esse per superare le burrasche dei tempi.
Pastore e nauta, Pietro! Pastore e nauta. Non ti basterà un giorno esser pastore se non sarai nauta, ed esser nauta se non sarai pastore. Questo e quello dovrai essere per tenere radunati gli agnelli, che tentacoli infernali e artigli feroci cercheranno di strapparti, o menzognere musiche di promesse impossibili ti sedurranno, e per portare avanti la barca presa da tutti i venti del settentrione e del mezzogiorno e dell’oriente e dell’occidente, schiaffeggiata e sbattuta dalle forze del profondo, saettata dagli arcieri della Bestia, sbruciacchiata dall’alito del dragone e spazzata sui bordi dalla sua coda, di modo che gli imprudenti saranno arsi e periranno precipitando nell’onda sconvolta.
Pastore e nauta nei tempi tremendi…
E tua bussola il Vangelo. In esso è la Vita e la Salute. E tutto è detto in esso. Ogni articolo del Codice santo, ogni risposta per i casi molteplici delle anime sono in esso. E fa’ che da esso non si scostino Sacerdoti e fedeli.
Fa’ che non vengano dubbi su esso. Alterazioni ad esso.
Sostituzioni e sofisticazioni di esso. Il Vangelo è Me stesso. Dalla nascita alla morte. Nel Vangelo è Dio.
Perché in esso sono manifeste le opere del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Il Vangelo è amore. Ho detto: “La mia Parola è Vita”. Ho detto: “Dio è carità”.
Conoscano dunque i popoli la mia Parola e abbiano l’amore in loro, ossia Dio. Per avere il Regno di Dio. Perché chi non è in Dio non ha in sé la Vita. Perché quelli che non accoglieranno la Parola del Padre non potranno essere una sola cosa col Padre, con Me e con lo Spirito Santo in Cielo, e non potranno essere del solo Ovile che è santo così come Io voglio. Non saranno tralci uniti alla Vite, perché chi respinge in tutto o in parte la mia Parola è un membro nel quale più non scorre la linfa della Vite.
La mia Parola è succo che nutre, fa crescere e portare frutto.
Tratto da “Il Poema Dell’Uomo-Dio – L’Evangelo come mi è stato rivelato” di Maria Valtorta
vol. 10, cap. 635, ed. CEV
Anche se la Chiesa permette di leggere la Valtorta, non ne ha riconosciuto l’ispirazione sovrannaturale.
Chiaramente chi è devoto a Medjugorje …
La Chiesa può dir ciò che vuole, è fatta di uomini, di cui 1 su 12 è il Giuda apostolico.
Io nn ho bisogno di avere il sì della Chiesa x ritenere 1 cosa vera o falsa, io ne valuto il messaggio.
NN ci sono contraddizioni dottrinali in quelle pagine e poi trasformano 1 persona.
Quelle pagine irritano gli atei ma anche i credenti nn proprio tali.
Quelle pagine fanno 1 effetto-bomba in tutti.
E come avrai letto, Gesù nn è tanto morbido con 1 certo tipo di sacerdote con falsa vocazione.
X questo nn conviene credere che siano pagine soprannaturali.
La Madonna a Medjugorje ha detto che lo sono, anzi, ne ha consigliato la lettura.
E del resto mio fratello proprio a Medjugorje seppe dell’esistenza di questi scritti.
Eddie,
è facile capire a che punto siamo della storia dell’umanità.
I 7 sigilli sono stati aperti ed è facile capire che siamo al suono della 4 tromba.
Gesù spiega alla Valtorta che “le stelle” che perderanno il loro splendore sono i sacerdoti, stelle dell’esercito di Dio, che perderanno la loro spiritualità x andar dietro a dottrine fasulle e diffonderle.
Preparando in questo modo, il passaggio facile dell’Anticristo, astro di sfera soprannaturale dell’esercito di Dio.
1/3 dei sacerdoti è travolto dalle spire di Satana (1/3 delle stelle perderà il suo splendore, è detto nell’Apocalisse).
Dopo, al suono della 5 tromba, si manifesterà l’Anticristo che sedurrà l’umanità coi suoi prodigi infernali (i 7 tuoni nn rivelati).
Dio richiamerà l’uomo in questo periodo con castighi santi (i segreti di Medjugorje dal 4 al 10 ???? E’ 1 mia ipotesi).
Vedremo.
Capiamo il profilo del Giuda apostolico di ogni tempo.
Gesù commenta il suicidio di Giuda Iscariota
Dice Gesù:
«[…] Troppi credono che Giuda abbia commesso cosa da poco. Alcuni giungono anzi a dire che egli è un benemerito perché senza di lui la Redenzione non sarebbe venuta e che, perciò, egli è giustificato al cospetto di Dio.
In verità vi dico che, se l’Inferno non fosse già esistito, ed esistito perfetto nei suoi tormenti, sarebbe stato creato per Giuda ancor più orrendo e eterno, perché di tutti i peccatori e i dannati egli è il più dannato e peccatore, né per lui in eterno vi sarà addolcimento di condanna. Il rimorso l’avrebbe anche potuto salvare, se egli avesse fatto del rimorso un pentimento.
Ma egli non volle pentirsi e, al primo delitto di tradimento, ancora compatibile per la grande misericordia che è la mia amorosa debolezza, ha unito bestemmie, resistenze alle voci della Grazia che ancora gli volevano parlare attraverso i ricordi, attraverso i terrori, attraverso il mio Sangue e il mio mantello, attraverso il mio sguardo, attraverso le tracce dell’istituita Eucarestia, attraverso le parole di mia Madre.
Ha resistito a tutto. Ha voluto resistere. Come aveva voluto tradire. Come volle maledire. Come si volle suicidare.
È la volontà quella che conta nelle cose.
Sia nel bene che nel male. Quando uno cade senza volontà di cadere, Io perdono.
Vedi Pietro.
Ha negato.
Perché?
Non lo sapeva esattamente neppure lui.
Vile Pietro? No.
Il mio Pietro non era vile.
Contro la coorte e le guardie del Tempio aveva osato ferire Malco per difendermi e rischiare d’essere ucciso per questo. Era poi fuggito. Senza averne volontà di farlo. Aveva poi negato. Senza averne volontà di farlo. Ha saputo poi ben restare e procedere sulla sanguinosa via della Croce, sulla mia Via, fino a giungere alla morte di croce. Ha saputo poi molto bene testimoniare di Me, sino ad esser ucciso per la sua fede intrepida. Io lo difendo il mio Pietro.
Il suo è stato l’ultimo smarrimento della sua umanità.
Ma la volontà spirituale non era presente in quel momento. Ottusa dal peso dell’umanità, dormiva. Quando si destò, non volle restare nel peccato e volle esser perfetta.
Io l’ho perdonato subito.
Giuda non volle.
Tu dici che pareva pazzo e idrofobo. Lo era di rabbia satanica. Il suo terrore nel vedere il cane, bestia rara, in Gerusalemme in specie, venne dal fatto che si attribuiva a Satana, da tempi immemorabili, quella forma per apparire ai mortali. Nei libri di magia è detto tuttora che una delle forme preferite da Satana per apparire è quella di un cane misterioso o di un gatto o di un capro. Giuda, già preda del terrore nato dal suo delitto, convinto d’esser di Satana per il suo delitto, vide Satana in quella bestia randagia.
Chi è colpevole, in tutto vede ombre di paura. È la coscienza che le crea.
Satana poi aizza queste ombre, che potrebbero ancora dare pentimento ad un cuore, e ne fa larve orrende che portano alla disperazione.
E la disperazione porta all’ultimo delitto: al suicidio.
A che pro gettare il prezzo del tradimento quando questo spogliamento è solo frutto dell’ira e non è corroborato da una retta volontà di pentimento? Allora spogliarsi dai frutti del male diviene meritorio. Ma così come egli fece, no. Inutile sacrificio.
Mia Madre, ed era la Grazia che parlava e la mia Tesoriera che largiva perdono in mio Nome, glielo disse: “Pentiti, Giuda. Egli perdona”.
Oh! se lo avrei perdonato! Se si fosse gettato ai piedi della Madre dicendo: “Pietà!”, Ella, la Pietosa, lo avrebbe raccolto come un ferito e sulle sue ferite sataniche, per le quali il Nemico gli aveva inoculato il Delitto, avrebbe sparso il suo pianto che salva e me lo avrebbe portato, ai piedi della Croce, tenendolo per mano perché Satana non lo potesse ghermire e i discepoli colpirlo, portato perché il mio Sangue cadesse per primo su lui, il più grande dei peccatori. E sarebbe stata, Ella, Sacerdotessa mirabile sul suo altare, fra la Purezza e la Colpa, perché è Madre dei vergini e dei santi, ma anche Madre dei peccatori.
Ma egli non volle.
Meditate il potere della volontà di cui siete arbitri assoluti. Per essa potete avere il Cielo o l’Inferno.
Meditate cosa vuol dire persistere nella colpa.
Il Crocifisso, Colui che sta con le braccia aperte e confitte per dirvi che vi ama, e che non vuole, non può colpirvi perché vi ama, e preferisce negarsi di potervi abbracciare, unico dolore del suo esser confitto, anziché aver libertà di punirvi, il Crocifisso, oggetto di divina speranza per coloro che si pentono e che vogliono lasciare la colpa, diviene per gli impenitenti oggetto di un tale orrore che li fa bestemmiare e usare violenza verso se stessi.
Uccisori del loro spirito e del loro corpo per la loro persistenza nella colpa. E l’aspetto del Mite, che si è lasciato immolare nella speranza di salvarli, assume l’apparenza di uno spettro di orrore. […]»
Tratto da “Il Poema Dell’Uomo-Dio – L’Evangelo come mi è stato rivelato” di Maria Valtorta
vol. 10, cap. 605, ed. CEV
Ho letto con attenzione e io ne trarrei queste conclusioni.
Medjugorje sta creando lo scisma ipotizzato da alcuni. Io trovo una certa disobbedienza nella Chiesa. E’ inoltre sfiducia. Immaginavo che gli scritti della valtorta li abbia conosciuti tramite Medjugorje. Il fatto che “Gesù nn è tanto morbido con 1 certo tipo di sacerdote con falsa vocazione” non dimostra nè che gli scritti della valtorta siano autentici ( cioè di ispirazione divina ) ne che la Madonna di Medjugorje sia veramente apparsa. Io trovo che questi scritti dicano poco di nuovo e che le conclusioni si basano su interpretazioni. In pratica il linguaggio nonostante sia del 20° secolo non si discosta molto da quello della Bibbia. In quelle parole ci si può trovare qualsiasi risposta e scusa, basta interpretarle come si vuole.
Mi riferivo agli ultimi commenti di raffa
Ma è chiaro che gli scritti valtortiani nn dicano niente di nuovo, Gesù nn dice nuove dottrine, ma in quei testi approfondisce solo ciò che già si sa chiarendo e specificando meglio alcune cose che l’uomo di oggi potrebbe capire e che l’uomo del passato nn avrebbe capito.
Nessuno scisma.
Quello sarà tentato dall’Anticristo prossimo a venire e 1/3 dei cattolici, preti compresi , gli andranno dietro.
La Madonna invece sta tracciando delle direttive molto chiare, proprio xk nn siano sedotti tutti i cattolici dall’Anticristo e dalle dottrine precorritrici.
Certamente molte conclusioni valtortiane le interpreto io, ma nn vedo il problema, ho 1 cervello e posso pensare, nulla mi vieta di farlo.
E’ normale che il linguaggio valtortiano nn si distacca dalla Bibbia: lo stile di Dio è lo stesso in ogni epoca!
“La Chiesa può dir ciò che vuole, è fatta di uomini, di cui 1 su 12 è il Giuda apostolico.
Io nn ho bisogno di avere il sì della Chiesa x ritenere 1 cosa vera o falsa, io ne valuto il messaggio.”
Grazie per aver confermato ciò che pensavo da tempo. Lei è in apostasia.
Ma Truth, se la chiesa mi dice: vai a fare la Crociata x liberare il S. Sepolcro, io nn ci vado, 1 cervello lo ho.
Obbedienza sì, fino a che nn è consentimento al peccato.
Lo dice anche Gesù alla Valtorta.
Le autorità vanno obbedite, ma fino a che nn dicono eresie.
Il discernimento è 1 dono di Dio, Truth!
Se il Giuda apostolico mi dice 1 comndo contrario alla logica e alla fede, io nn sono tenuta a seguirlo, sebbene il don sia della mia Chiesa.
Se lei si definisce Cattolica, il Magistero le impone obbedienza. Ma lei, se lo lasci dire, di Cattolico ha solo l’etichetta 🙂
Truth,
obbedienza fino a che nn c’è proposta di peccato o di eresia, o di abiura.
🙂
che capa tosta che c’hai, Truth!
Lei deve mettersi in testa che non ha né le facoltà né l’autorità per decidere chi dei suoi “superiori” è in errore.
Non ho io ad avere la testa dura, ma è lei a voler fare e disfare della sua religione come meglio crede.
Come nn ho facoltà e autorità.
Truth,
tutti sappiamo la legge morale, tutti possimo discernere xk dotati di ragione.
Solo chi ha 1 difetto di intelligenza deve affidarsi ciecamente alle guide, tutti gli altri, dicevano gli illuministi, possono ragionare!
Mi citi una qualsiasi fonte che le attribuisce questa facoltà (concilii, patristica, ecc) e le darò ragione, altrimenti dovrebbe optare per un rispettoso silenzio.
Io le ho già citato la Dottrina Cattolica che le da palesemente torto, lei faccia altrettanto altrimenti parliamo di opinioni personali che non hanno alcuna attinenza con la realtà.
Truth,
saresti stato il mio alunno preferito, buono e obbediente alle autorità.
Beata che ti sposa!
Se 6 così quieto e obbediente all’autorità, qualsiasi caxxata dica!
🙂
Ed è anche qui che sbaglia. In un primo momento lasciai solo il cattolicesimo proprio perché non condividevo le posizioni del Vaticano su determinati argomenti e non condividevo l’obbedienza cieca imposta dalla Dottrina.
Questa, signora Raffa, si chiama coerenza. Se lei non accetta (e de facto non l’accetta) la Dottrina Cattolica, dovrebbe coerentemente scegliere un’altra confessione.
Ma nessuno Truth impone l’obbedienza cieca, ti è stato detto male.
Capace che a tuo tempo, incappasti nel Giuda apostolico!
Lo sapevo che dietro 1 abiura si doveva x forza celare qualcosa di serio.
Ma Truth, è come se 1 mò va dietro alle figure para-medjugorjane (e ve ne sono, nel post che tu sai ne ho parlato e sai anche a chi mi riferisco), e poi abiura alla fede xk crede in loro.
Gesù insegna che l’obbedienza alle autorità ci vuole, ma se consentono al peccato, dicono il falso o diffondono errori nn vanno seguite.
La dottrina cattolica manipolata dal Giuda apostolico x me nn fa testo.
Lutero aveva ragione, ma doveva rimanere nel Cattolicesimo, nn fare lo scisma.
La penso coì.
Doveva fare come S. Francesco, riparare la Chiesa di Dio corrotta, nn creare scismi o uscrine disgustato.
Si studi il diritto canonico raffa, lei ne è completamente digiuna.
Studia il vero cattolicesimo , quello genuino come Gesù dice, leggendo le 15 mila pagine valtortiane, tu ne 6 completamente digiuno!
😦
Le sue opinioni personali, glie lo ripeto, sono aria fritta 🙂
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