
Ignazio Salvo
PALERMO: Una targa in una chiesa in ricordo dell’esattore Ignazio Salvo condannato per mafia, insieme al cugino Nino, e ucciso il 17 settembre 1992 ha creato proteste tra i fedeli. Sulla targa che si trova nella parrocchia «Regina Pacis», a Palermo, c’è scritto «Dono di fede e d’amore in perpetua benedizione e memoria di Ignazio Salvo». La scritta è stata affissa su un confessionale donato dalla vedova e dai figli.
Nella sentenza-ordinanza del maxiprocesso Giovanni Falcone scrisse che «i Salvo si sono avvalsi della mafia per raggiungere posizioni di potere di assoluto rilievo e hanno costituito uno dei fattori maggiormente inquinanti delle istituzioni della Sicilia». Rivelò il pentito Tommaso Buscetta: «Sono uomini d’onore della famiglia di Salemi e come tali mi sono stati presentati da Stefano Bontade».
Ed è proprio ricordando questo passato che i parrocchiani, come racconta l’edizione locale di Repubblica, chiedono la rimozione della targa. Ribatte il parroco Aldo Nuvola: «La vedova di Ignazio Salvo, Giuseppa Puma è molto attiva in parrocchia, fa parte del gruppo dei Neocatecumenali. Alla chiesa ha fatto tante donazioni. Quando arrivai in parrocchia non sapevo che fosse la moglie dell’ex esattore. E quando si pose il problema dell’acquisto del confessionale lei si fece avanti e mi chiese di mettere quella targhetta in memoria del marito. Solo dopo mi fecero notare le vicissitudini giudiziarie dell’uomo».
Fonte: Il Messaggero
1 commento
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penso che sia segno di buon senso togliere la targa … ma siamo sicuri che chi si è indignato per quell’uomo, guarda la pagliuzza nel proprio occhi e quel confessionale lo usa prima di tutto per se stesso?